Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone. Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano e non la smettono mai.
Sempre e per sempre tu ricordati dovunque sei, se mi cercherai.
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora e tendere la mano a mani vuote E con le stesse scarpe camminare per diverse strade o con diverse scarpe su una strada sola.
Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai .
Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano.
E il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai:
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai.
Perché ogni nebbia ha il suo bisogno di acqua e tu sei acqua nella mia nebbia… Nel mio romanzo semi aperto tu sei il volo che forse ho ancora da fare Perché ogni sabbia ha il suo bisogno di mani e tu sei sabbia tra le mie dita Nei miei discorsi paralleli alla luna non ho più molto da dire…tu sai bene cos’è,tu sai bene cos’è per favorire ogni scusa ogni frase a cui pensi per me ..l’amore è un’ombra che si trascina in me e non si sazia mai di te ,l’amore é invisibile…questa è la vista dalla mia finestra e tu …tu dove sei,tu dove sei?tu dove sei? L’amore non ha un posto,non ha catene e un’espressione del mio viverti per guardarti nel cuore e apri bene le tue mani così ti sposo,nelle parole c’é sempre un fiato da respirare tu sai bene cos’è quel mio sentirti come la tua ombra che cerca un muro in controluce con quel mio sole per te… L’amore è un’ombra che si nasconde in me e non si sazia mai di te l’amore è invisibile …questa è la vista dalla mia finestra e tu …tu non ci sei,tu non ci sei,tu non ci sei…tu sai bene cos’è ,tu sai bene cos’é … L’amore è invisibile L’amore è invisibile L’amore è invisibile
MANGO
“Mango l’artista del sud”
Oggi 12/12/2014 un grande artista MANGO è volato in cielo, è morto durante un concerto a Matera.
Un artista immenso che amava il suo sud a tal punto di restare ostinatamente sempre e comunque meridionale molti nel mondo dello spettacolo dovrebbero riflettere.@
‘A SUD’
Rude terra mia germogli tra le zolle
sono sparsi nell’etere fino a toccarne l’anima bella di chi ne recepisce il senso emozionale
lacrimoso sud bistrattato frustato umiliato lì dove l’amore evanescente si leva immenso diretto ai puri di cuore.
A sud volo a sud è radice senza tempo di una essenza senza fine. @ diCrescenza Caradonna
English: Domenico Modugno at the 1958 Eurovision Song Contest in Hilversum Nederlands: Domenico Modugno
NEL BLU DIPINTO DI BLU
Penso che un sogno così
non ritorni mai più,
mi dipingevo le mani
e la faccia di blu,
poi d’improvviso venivo
dal vento rapito,
e incominciavo a volare
nel cielo infinito.
Volare oh oh
cantare oh oh oh,
nel blu dipinto di blu,
felice di stare lassù,
e volavo volavo
felice più in alto del sole
ed ancora più sù,
mentre il mondo
pian piano spariva laggiù,
una musica dolce suonava
soltanto per me.
Volare oh oh
cantare oh oh oh
nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù.
Ma tutti i sogni
nell’alba svaniscon perchè,
quando tramonta la luna
li porta con se,
ma io continuo a sognare
negl’occhi tuoi belli,
che sono blu come un cielo
trapunto di stelle.
Volare oh oh
cantare oh oh oh,
nel blu degl’occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù,
e continuo a volare felice
più in alto del sole
ed ancora più su,
mentre il mondo
pian piano scompare
negl’occhi tuoi blu,
la tua voce è una musica
dolce che suona per me.
Volare oh oh
cantare oh oh oh
nel blu degl’occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù,
nel blu degl’occhi tuoi blu,
felice di stare qua giù
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Testo italiano Fabrizio De André e Francesco De Gregori
Testo e Musica di Bob Dylan
Autori: di “Via della Povertà” De André /De Gregori/Dylan
Via della povertà (versione anni “80)
Il Salone di bellezza in fondo al vicolo è affollatissimo di marinai prova a chiedere a uno che ore sono e ti risponderà “non l’ho saputo mai”.
Le cartoline dell’impiccagione sono in vendita a cento lire l’una il commissario cieco dietro la stazione per un indizio ti legge la sfortuna e le forze dell’ordine irrequiete cercano qualcosa che non va mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera su via della Povertà.
Signorile sembra così facile ogni volta che sorride ti cattura ricorda proprio Bette Davis con le mani appoggiate alla cintura. Arriva Lombardi trafelato e le grida “la sinistra sei tu!” ma qualcuno gli dice di andar via perché ormai non esiste piu’ e l’unico suono che rimane quando l’ambulanza se ne va è Signorile che spazza la strada in via della Povertà.
Mentre l’alba sta uccidendo la luna e le stelle si son quasi nascoste la signora che legge la fortuna se n’è andata in compagnia dell’oste. Ad eccezione di Abele e di Caino tutti quanti sono andati a far l’amore aspettando che venga la pioggia ad annacquare la gioia ed il dolore e il Cardinal Marcinkus sta affilando la sua pietà se ne andrà a far la questua stasera in via della Povertà.
Al Quirinale sono disperati Sandro Pertini è diventato vecchio e Andreatta piange sconcertato vedendo Craxi che ride nello specchio.
Sofia è dietro la finestra tutti quanti le hanno detto che è bella non ha ancora 53 anni e mai nessuno l’ha chiamata zitella la sua fuga sarà molto romantica trasformandosi in oro se ne andrà si è stufata di andare avanti e indietro in via della Povertà.
Mongolfini travestito da pallone ha nascosto i suoi appunti in un baule è passato di qui un’ora fa diretto verso l’ultima Thule, sembrava così timido e impaurito quando ha chiesto di fermarsi un po’ qui ma poi ha cominciato a fumare e a recitare l’A B C ed a vederlo tu non lo diresti mai ma era famoso qualche tempo fa per suonare il violino elettrico in via della Povertà.
Ci si prepara per la grande festa c’è qualcuno che comincia ad aver sete Woityla ha gettato la ghiara si è travestito in abiti da prete sta ingozzando a viva forza Berlinguer per punirlo della sua frugalità lo ucciderà parlandogli d’amore dopo averlo avvelenato di pietà e mentre Woityla grida 4 suore si son spogliate già Berlinguer sta per essere violentato in via della Povertà.
E bravo Carboni mattacchione il paese sta affondando nella merda e gli Anarchici tutti annegati e il capitano grida “ce ne stanno ancora”, e Agnelli e Indro Montanelli fanno a pugni nella torre di comando i suonatori di calipso ridono di loro mentre il cielo si sta allontanando e affacciati alle loro finestre nel mare tutti pescano garofani e lillà e nessuno deve più preoccuparsi di via della Povertà.
Il tuo articolo l’ho letto proprio ieri ci hai messo dentro tutto quel che sai ma non essere ridicolo non chiedermi “come stai”, questa gente di cui mi vai parlando è quasi gente come tutti noi non mi sembra che siano mostri e né tanto meno eroi e non mandarmi altre bozze da correggere nessuno ti risponderà se non provi a spedirmi i tuoi articoli da via della Povertà.
Oggi sono io E non so perché quello che ti voglio dire poi lo scrivo dentro una canzone non so neanche se l’ascolterai o resterà soltanto un’altra fragile illusione se le parole fossero una musica potrei suonare ore ed ore, ancora ore e dirti tutto di me
Ma quando poi ti vedo c’è qualcosa che mi blocca e non riesco a dire neanche come stai come stai bene con quei pantaloni neri come stai bene oggi come non vorrei cadere in quei discorsi già sentiti mille volte e rovinare tutto
come vorrei poter parlare senza preoccuparmi, senza quella sensazione che non mi fa dire
che mi piaci per davvero anche se non te l’ho detto perché è squallido provarci solo per portarti a letto e non me ne frega niente se dovrò aspettare ancora per parlarti finalmente dirti solo una parola ma dolce più che posso come il mare come il sesso finalmente mi presento
E così, anche questa notte è già finita e non so ancora dentro come sei non so neanche se ti rivedrò o resterà soltanto un’altra inutile occasione e domani poi ti rivedo ancora…
…e mi piaci per davvero anche se non te l’ho detto perché è squallido provarci solo per portarti a letto e non me ne frega niente se non è successo ancora aspetterò quand’è il momento e non sarà una volta sola ma spero più che posso che non sia soltanto sesso questa volta lo pretendo..
Preferisco stare qui da solo che con una finta compagnia e se davvero prenderò il volo aspetterò l’amore e amore sia e non so se sarai tu davvero o forse sei solo un’illusione però stasera mi rilasso, penso a te e scrivo una canzone dolce più che posso come il mare come il sesso questa volta lo pretendo perché oggi sono io, oggi sono io.
bonjour
est dans l’air d’un ciel sans nuages d’été … J’essaie d’écrire une chanson à travers les tempêtes de l’âme bleu bonjour entre les notes d’un accord
qui veut respirer musique bonjour
entre les touches Blancs et Noirs
qui montent dans la douleur de la vie
Se puoi ora parlami
Coi tuoi occhi lucidi
Io chiedo te
Vai via in un attimo
La mia vita è in bilico
Ma io chiedo te
Stella incantevole
Brilla perla tra le lacrime
Torna.
E sei male liquido
che fa un dolce livido
Ma io chiedo te
Stella incantevole
Brilla rugiada tra le orbite
Torna che mi manchi e mi sembra impossibile
Stella.
Stella incantevole
Brilla perla tra le lacrime
Torna che mi manchi e mi sembra impossibile
Stella torna qui da me
Vivi che io muoio insieme a te
Stella.
Se puoi ora ascoltami
Coi miei occhi lucidi.
Io prego Te.
Il tuo cuore batte a tempo
ritmo nuovo mai sentito
e da quel poco che lo ascolto
è già il mio pezzo preferito
mangio merda da vent’anni
ma non perdo l’appetito
e poi mi fanno pure fare
la scarpetta con il dito
labbra al gusto di fumo
mischiate col Pampero
rende la testa pesante
ma il cuore più leggero
e tu sei il cigno nero
stanco di seguire il branco
il cuore grande quanto il sole
ma freddo come il marmo
né giovani nè grandi
nel cuore piove grandine
stasera niente alcol
voglio bere le mie lacrime
una crepa sopra il petto
che diventa una voragine
al quale non puoi fare
le iniezioni di collagene
io sono senza scrupoli
e tu sei senza carattere
togliamoci i vestiti
ma teniamoci le maschere
se mi fissi bene
non vedrai i miei occhi sbattere
chi sogna ad occhi aperti
perde l’uso delle palpebre
La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta
E a cosa servirebbe
dirci che ci siamo amati
tanto quando esce il disco
ci saremo già lasciati
godiamoci il momento
perché prima o poi finisce
l’amore spesso prende
ma poi non restituisce
io sto ancora aspettando il cuore
che gli ho dato in prestito
se la vita insegna
io sono un alunno pessimo
è come se facessimo una gara
è un inizio lungo
ma alla fine non è poi così lontana
già, sei bella e dannata
la metà mancata di una mela avvelenata
e io cerco il sollievo in una dose di veleno
come chi è stato allattato
da chi ha le serpi in seno
con la consapevolezza
che non c’è certezza
vieni stammi vicina,
sì ma a distanza d’insicurezza
io ti ho dato un dito
invece tu mi hai preso il cuore
e sono sempre stato incline
agli sbalzi d’amore
La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta
E il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l’errore più bello della mia vita
il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l’errore più bello della mia vita
La lacrima che brucia
il vento la consuma
il nero che mi sporca
tanto poi si lava
e tutto ciò che ho perso
io lo perdo ancora
mi tengo dentro il vuoto
che di te mi resta.
Penso che un sogno così non ritorni mai più, mi dipingevo le mani e la faccia di blu, poi d’improvviso venivo dal vento rapito, e incominciavo a volare nel cielo infinito. Volare oh oh cantare oh oh oh, nel blu dipinto di blu, felice di stare lassù, e volavo volavo felice più in alto del sole ed ancora più sù, mentre il mondo pian piano spariva laggiù, una musica dolce suonava soltanto per me. Volare oh oh cantare oh oh oh nel blu dipinto di blu felice di stare lassù. Ma tutti i sogni nell’alba svaniscon perchè, quando tramonta la luna li porta con se, ma io continuo a sognare negl’occhi tuoi belli, che sono blu come un cielo trapunto di stelle. Volare oh oh cantare oh oh oh, nel blu degl’occhi tuoi blu, felice di stare qua giù, e continuo a volare felice più in alto del sole ed ancora più su, mentre il mondo pian piano scompare negl’occhi tuoi blu, la tua voce è una musica dolce che suona per me. Volare oh oh cantare oh oh oh nel blu degl’occhi tuoi blu, felice di stare qua giù, nel blu degl’occhi tuoi blu, felice di stare qua giù
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No more tears, my heart is dry
I don’t laugh and I don’t cry
I don’t think about you all the time
But when I do – I wonder why
You have to go out of my door
And leave just like you did before
I know I said that I was sure
But rich men can’t imagine poor.
One day baby, we’ll be old
Oh baby, we’ll be old
And think of all the stories that we could have told
Little me and little you
Kept doing all the things they do
They never really think it through
Like I can never think you’re true
Here I go again – the blame
The guilt, the pain, the hurt, the shame
The founding fathers of our plane
That’s stuck in heavy clouds of rain.
One day baby, we’ll be old
Oh baby, we’ll be old
And think of all the stories that we could have told.
Traduzione
Un giorno
Non più lacrime, il mio cuore si è asciugato
io non rido e non piango
non penso a te tutto il tempo
ma qundo lo faccio – mi meraviglio del perchè
devi uscire dalla mia porta
e andare via proprio come facesti prima
so che di aver detto cdi essere sicura
ma i ricchi non riescono ad immaginarsi poveri
un giorno baby, saremo vecchi
Oh baby, saremo vecchi
e penseremo a tutte le storie che avremmo potuto raccontare
il piccolo me e la piccola te
continuano a fare tutte le cose che facevano
Loro non ci riflettono mai veramente
come io non riesco a pensarti vera (questa strofa potrebbe essere sbagliata)
eccomi ancora- la responsabilità
la colpa, il dolore, la ferita, la vergogna
l’ideatore del nostro piano
tutto questo è bloccato in pesanti nuvole di pioggia
un giorno baby, saremo vecchi
Oh baby, saremo vecchi
e penseremo a tutte le storie che avremmo potuto raccontare
Mi manchi
come manca il mare a un’isola
come ad un bottone l’asola
come un mese a un calendario
e a un teatro il suo sipario
a una suora il suo rosario
come le ali a un aereoplano
l’altalena ad un bambino
la sua patria a un emigrato
Mi manchi
come l’ago ad un pagliaio
allo Yeti il suo ghiacciaio
come il vento agli aquiloni
come il cacio ai maccheroni
e la penna ad un notaio
come manca un pesce all’amo
come a volte manca il fiato
e a me dirti che ti amo
Lo nasconderò
questo nostro amore
perchè tu non lo veda
perchè tu non ci creda
quando ti dirò che ti amo ancora
e che mi manchi…
Mi manchi
come le radici a un albero
come il campo ad un trattore
come al lampo manca il tuono
e al peccato il suo perdono
al mercato il suo frastuono
al ciclista la discesa
a un altare la sua chiesa
ed a Dio la mia preghiera
Lo nasconderò
questo grande amore
perchè il mondo non veda
perchè tu non ci creda
quando ti dirò che ti amo ancora
…che ti amo ancora…
e che mi manchi…
…quando ti dirò che ti amo ancora
e che mi manchi…
Mi manchi
come tela ad un pittore
come adesso le parole
come a me manca il tuo amore
Info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell’Autore.
Non siete Stato voi che parlate di libertà
come si parla di una notte brava dentro
i lupanari.
Non siete Stato voi che
trascinate la nazione dentro il buio
ma vi divertite a fare i luminari.
Non
siete Stato voi che siete uomini di
polso forse perché circondati da una
manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in
curva e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non
siete Stato voi né il vostro parlamento
di idolatri pronti a tutto per ricevere
un’udienza.
Non siete Stato voi che
comprate voti con la propaganda ma
non ne pagate mai la conseguenza.
Non
siete Stato voi che stringete tra le
dita il rosario dei sondaggi sperando
che vi rinfranchi.
Non siete Stato
voi che risolvete il dramma dei disoccupati
andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non
siete Stato voi. Non siete Stato, voi.
Non
siete Stato voi, uomini boia con la
divisa che ammazzate di percosse i
detenuti.
Non siete Stato voi con gli
anfibi sulle facce disarmate prese
a calci come sacchi di rifiuti.
Non
siete Stato voi che mandate i vostri
figli al fronte come una carogna da
una iena che la spolpa.
Non siete Stato
voi che rimboccate le bandiere sulle
bare per addormentare ogni senso di
colpa.
Non siete Stato voi maledetti
forcaioli impreparati, sempre in cerca
di un nemico per la lotta.
Non siete
Stato voi che brucereste come streghe
gli immigrati salvo venerare quello
nella grotta.
Non siete Stato voi col
busto del duce sugli scrittoi e la
costituzione sotto i piedi.
Non siete
Stato voi che meritereste d’essere
estripati come la malerba dalle vostre
sedi.
Non siete Stato voi. Non siete
Stato, voi.
Non siete Stato voi che
brindate con il sangue di chi tenta
di far luce sulle vostre vite oscure.
Non
siete Stato voi che vorreste dare voce
a quotidiani di partito muti come sepolture.
Non
siete Stato voi che fate leggi su misura
come un paio di mutande a seconda dei
genitali.
Non siete Stato voi che trattate
chi vi critica come un randagio a cui
tagliare le corde vocali.
Non siete
Stato voi, servi, che avete noleggiato
costumi da sovrani con soldi immeritati,
siete
voi confratelli di una loggia che poggia
sul valore dei privilegiati
come voi
che i mafiosi li chiamate eroi e che
il corrotto lo chiamate pio
e ciascuno
di voi, implicato in ogni sorta di
reato fissa il magistrato e poi giura
su Dio:
“Non sono stato io”.
Si intitola ”L’uomo piu’ semplice” e’ gia’ dal titolo si intuisce l’ironia che da sempre contraddistingue Vasco Rossi.
Il nuovo brano, prodotto da Vasco, sara’ in tutte le radio da domattina contemporaneamente e disponibile in versione digitale.
Guardo dentro te c’è il sole dentro me attimi mai dimenticati sussurro il tuo nome ti chiamo cento volte respiro dentro te tu sei con lei non mi cerchi più ma dove stai… con lei nel nostro bar
…
Guardo dentro te c’è il sole dentro me ti chiamo non ci sei ti voglio sei con lei lenzuola tra di voi ti stringi ormai a lei suona piano il mio cuore nella sera il buio è dentro me il buio è dentro me
Cerco l’estate tutto l’anno
e all’improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all’incontrario va.
Sembra quand’ero all’oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo
in un cortile, a passeggiar…
ora mi annoio più di allora,
neanche un prete per chiacchierar…
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all’incontrario va.
Cerco un po’ d’Africa in giardino,
tra l’oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c’è gente, non si può più,
stanno innaffiando le tue rose,
non c’è il leone, chissà dov’è…
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all’incontrario va.
"Sempre e per sempre, dalla stessa parte, mi troverai."
Francesco De Gregori
‘Sempre e per sempre’
Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone. Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano e non la smettono mai.
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Info ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell’Autore.
NUOVO EVENTO GRATUITO PER FESTEGGIARE IL 21 MARZO PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA E LA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA.🌸☘️🌸☘️🌸☘️🌸☘️🌸“PRIMAVERA IN POESIA”evento poetico on-line Per il 21 marzo, primo giorno di primavera e “Giornata Mondiale della Poesia”.20-21 marzo 2023 Non è un concorso, solo una condivisione, per il piacere di leggere. #giornatamondialedellapoesia #cresyeventi #pugliadaamarequotidiano #primavera B E […]
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